Adani è competente?

12 Luglio 2024 di Stefano Olivari

Perché tanti giornalisti ce l’hanno con Daniele Adani? In un mondo mafiosetto, in cui in generale cane non mangia cane, sembra che l’opionista RAI, ex Sky, sia l’unico inascoltabile. Il post di Marino Bartoletti in cui fra le altre cose il giornalista affermava di avere cambiato su Sky, durante Francia-Spagna, quando ha sentito Adani dire che Rodri e Griezmann avrebbero “calpestato le stesse zolle”, ha fatto molto discutere. Forse una battuta, quella di Bartoletti, però presa sul serio da molti e con il clamoroso like di Mancini, amicissimo di Adani, a riprova che nessuno legge davvero. Il tema, da noi già affrontato, è comunque interessante: perché Adani fa saltare i nervi non tanto a Bartoletti, che ha fatto una grande carriera, ma al giornalista sportivo medio e ad un certo tipo di tifoso?

Eppure non è l’unica seconda voce a cercare uno stile personale, chiunque abbia almeno la nostra età e sia cresciuto con José Altafini (a proposito, vorremmo il video del brain storming che lo ha scelto per la pubblicità Snai insieme a Massaro e Galante) ha visto molto ma molto di peggio, anche restringendo il discorso agli wannabe sudamericani. La nostra idea è che Adani dia fastidio non perché faccia il personaggio, caricandolo troppo, ma perché è uno dei pochi competenti ed uno dei pochissimi che esprime giudizi cercando di andare oltre il risultato. Cioè quello che un opinionista è pagato per fare, senza paura che non lo facciano rientrare nel giro. Raramente sulla RAI ci era capitato di sentir criticare i commissari tecnici della Nazionale, anche dopo un disastro, visto il rapporto perverso con la FIGC, e Adani con Spalletti (e quindi Gravina), uno che fra l’altro ammira, ha rotto questa tradizione. Bella forza, direte voi. Ma non è mai stato così.

Magari ci sbagliamo, ma al netto della garra charrua, di Rosario, di Bielsa-De Zerbi e degli enganche Adani dà l’idea di avere già visto i giocatori di cui parla, insomma di non averli scoperti pochi minuti prima della partita con un’affannosa ricerca su Google (cosa che già lo porrebbe sopra l’opinionista medio, fermo a “Squadre dell’Est forti fisicamente”) o leggendo la cartella stampa piena di curiosità insulse tipo gli hobby, dichiarazioni da conferenza stampa e qualche statistica per malati di mente. Ovviamente Adani si può e si deve criticare, come tutti, ma tanti telespettatori normali più che dalle sue opinioni divisive, e anche ripetitive, sono colpiti dalla scarsezza bestiale di alcuni suoi colleghi piazzati lì magari da questo o quel club. Detto questo, la domanda è semplice: Adani è competente? La risposta ai competenti.

stefano@indiscreto.net

Share this article