Calcio
Giampaolo e l’esonero dei maestri
Indiscreto 18/01/2021
L’esonero di Marco Giampaolo da allenatore del Torino era annunciato da settimane e mentre scriviamo queste righe non ancora avvenuto, ma la partita con lo Spezia è stata talmente sotto il livello di decenza della squadra granata (ottavo monte ingaggi della Serie A, lo Spezia il ventesimo) da rendere inevitabile la decisione di Cairo. Mille volte abbiamo scherzato sulla mania italiana di vedere maestri di calcio dappertutto, ma non ci piace in questo momento mancare di rispetto a Giampaolo: uno che è venuto dal basso, dopo una carriera da calciatore al massimo da serie B e inizi da allenatore senza predestinazione. Insomma, al Torino ha fatto male ma non significa che sia scarso.
L’ex allenatore di Sampdoria, Milan e a questo punto anche Torino è all’ottavo esonero in carriera su dieci squadre allenate: solo con Cremonese, Empoli e Sampdoria la storia si è conclusa abbastanza amichevolmente, mentre a Cagliari con Cellino l’esonero fu doppio. Per quanto riguarda Cairo, invece, la statistica dice che Davide Nicola sarà il quattordicesimo allenatore del Torino in quindici anni e rotti di Cairo, ma il dato più significativo, che non ci ricordavamo a memoria e che abbiamo letto su Tuttosport, è che in questo periodo i direttori sportivi sono stati la bellezza di nove, con Vagnati che non sembra nemmeno lui tanto saldo.
Ma tornando a Giampaolo, la domanda è sempre la stessa: come mai un ottimo teorico ed un discreto allenatore come lui può godere di tanto credito? Al punto di ingannare quasi tutti i giornalisti, sempre alla ricerca di un maestro ed in generale di una figura paterna, e questo ci può stare, ma anche tanti uomini di calcio esperti, da Paolo Maldini in giù. A meno che il problema sia la scarsa adattabilità di Izzo alla difesa a quattro… A dirla tutta, da compulsivi scommettitori live che le partite del Torino di Giampaolo se le sono inflitte quasi tutte, la squadra raramente ha giocato malissimo ma sempre ha finito in calando (il palo di Ansaldi un’eccezione). E tutto sommato nell’era del 3-5-2 inaugurata con l’Inter non ha giocato peggio, anzi, che in quella più giampaoliana. Poi molti singoli sono stati osceni e in generale (tolta l’ultima partita) si sono salvati soltanto Belotti, finché ci ha creduto, Singo, Segre e anche Sirigu dopo qualche papera.