Il Brunetto dei ricchi e poveri

Categorie: Attualità, Basket

Oscar Eleni a piedi nudi sotto canestro imitando su un palco ideale il grandissimo David Byrne, benedicendo la sua straordinaria forza di combattere cantando anche dopo la separazioni dai Talking Heads, teste davvero pensanti. La sua ricerca di pace attraverso la musica, il suo modo di staccare i fili del playback, ci hanno liberato la mente, proprio come vuole il suo genio artistico, mischiando ispirazione e voglia di battersi, violino e ukulele, sonorità del bianco e del nero. Un po’ come fermarsi a leggere il numero 45 del Domenicale di Basket Vision che ci accompagna nel passaggio fra rocce d’ignoranza vedendo litigare, nel bar dove il secondo padre di Calabresi, un poeta meraviglioso, invitava la gente addormentata sui giornali cosiddetti sportivi, gente che non riusciva a capire un bel voto per il figlio di Maldini, nel pareggio del Monza contro l’Inter, e la bocciatura dello stesso su un altro giornalone.



Piedi nudi sul palco come gli artisti di Byrne presi per talento e non per passaporto, statunitensi, brasiliani, francesi, canadesi, avvicinandosi al primo fine settimana dove il basket tornerà a farsi vedere persino in televisione perché la supercoppa, detta anche supercazzola con scappellamenti in varie direzioni, andrà in diretta per Eurosport, DMax, la Nove dei ribelli dove Crozza e Fazio hanno finalmente finito le vacanze, persino DAZN che deve dimenticare i litigi con abbonati per il calcio che non coprono le grandi spese, una sorpresa dolorosa che fa gongolare invece quelli di SKY felici di aver risanato bilanci e migliorato ascolti perdendo la serie A che al momento vede tutto un po’ confuso. Settimane per celebrare la nuova Juventus e adesso dopo due zero a zero non resta che elogiare una difesa che ancora non ha preso gol.

Calcio che non perde il vizio di spacciare per spettacolo qualsiasi cosa, in curva e nelle tribune costose non solo quello, naturalmente, divertendosi anche quando una partita viene sospesa per fumogeni, cori razzisti, merderia varia. Non hanno sospeso nemmeno il calcio messicano mentre bande di narcos in una settimana davano agli obitori più di trenta persone, non si sono fermati dopo la maxirissa in strada fra 'tifosi' (?) del San Pancrazio e quelli del Bagnacavallo in provincia di Ravenna, prestigioso campionato di prima categoria, rissa per gelosia verso i troppi parenti che su tutti i campi giovanili inseguono gli allenatori, gli arbitri, gli avversari con la stessa ferocia  di chi assale i medici al pronto soccorso, ammesso che ce ne siano ancora in questi rifugi per feriti ora che hanno scoperto presidi ormai deserti. Certo i medici, come gli insegnanti, li pagano molto meno dell’influencer della settimana e poi gli americani hanno scoperto che le pornostar stanno diventando molto ricche  grazie ai siti aperti giorno  e notte. Anche i pronto soccorso dovrebbero essere aperti giorno e notte, ma lavorarci è un tormento, oltretutto malpagato, quasi sempre non difeso davanti a parenti convint, magari a ragione, che le cure non siano adatte, o, peggio, sbagliate.



Malessere generale  legato a troppe cose, meglio stare in poltrona giocando al fantacalcio, o bruciando le playstation, aspettando che Pioli, Sarri, Allegri trovino un posto anche prima di gennaio perché il mercato lo esige, la gente vuole teste di allenatori, felice se il campione svogliato in campo saluta i 'bro' agitando la manona prima di entrare nel privé con un seguito di tifose accanite, pompeiane aggraziate come direbbero i commentatori delle ultime meraviglie a livello di vita politica e amministrazione pubblica, quella che per sanità ed istruzione rimanda ad ottobre, magari a giugno, magari mai.

In questo clima ecco allora il baloncesto italiano che aspetta la benedizione di papa Petrucci, per lui rielezione sicura, con il coro gestito dalla Lega del Gandini quasi illuminato come lui se la Lega continuerà a far la brava tenendosi stretto il pacchetto stranieri, pazienza se poi le Nazionali non trovano dodici giocatori decenti. Un po’ come il folber che non fa una piega se il Milan, ad esempio, per battere 4 a 0 il Venezia, presenta un solo giocatore di scuola italiana in formazione.



Il basket ha i suoi stranieri  per difendere l’onore delle squadre nelle coppe europee. Gli allenatori accettano e fanno sapere che il loro sacrificio è per il bene comune come ci hanno spiegato gli illuminati Messina e Banchi nel micragnoso 73-62 per Milano della finalina (ma dai) per il terzo posto al torneo di Creta vinto dall’Olympiakos sul Fenerbahce di Melli. Insomma siamo alla solita solfa, nella speranza che la nuova Armani, ne ha cambiati ben otto, e la nuova Virtus Segafredo, più o meno la stessa rivoluzione, siano pronte a ripararsi dai cannoni delle ricchissime che hanno bilanci sopra i 50 milioni di euro fra Grecia, Spagna e Turchia, sapendo che a Monte Carlo hanno grandi bilanci ed idee garantiti da un fisco poco esigente.

Con questo stato d’animo di felice bambino al risveglio rivedendo il basket in televisione, no in Rai hanno già speso molto per corse in montagna, sagre di corsa ovunque, poi si sono presi la pallavolo che vince, non certo il basket che balbetta ovunque perché abbiamo davvero pochi giocatori da presentare. E quindi non possiamo neppure prendercela con Pozzecco che benedice il suo gregge dai posti confortevole e non trova il tempo per rispondere ad uno SPINETTI, a grandi vecchi BIANCHINI e RECALCATI, figurarsi se ricorderà cosa gli ha detto tante volte TANJEVIC.

Trovare il tempo e gli argomenti per pagelle non è facile a bocce ferme, nel mare delle dichiarazioni di ogni vigilia, in ogni sport: stiamo lavorando, abbiamo perso ma miglioriamo, abbiamo vinto ma non basta ancora.

10 A DAN PETERSON che nell’umido di Singapore ha portato il suo smagliante sorriso ritrovato con due mesi a Folgaria entrando da grande, lo è stato davvero, nella casa della gloria di una FIBA che sembra in pace persino con l’Eurolega.

9 Al DELLA SALDA che da Napoli lancia sfide intriganti già per la supercoppa. Lui viene dalla Reggio Emilia dove hanno sempre avuto idee chiare, dai tempi del GHIACCI che ha fatto bene ovunque abbia potuto lavorare.

8 A MELLI per aver abbracciato tutti gli ex compagni nel torneo di Creta prima che il Fener facesse fuori una delle regine.

7 A MALAGA che ha vinto la Coppa Intercontinentale FIBA sul campo di Singapore battendo una selezione della G-League.

6 Alle RETI TELEVISIVE che riproporranno dirette per il basket cominciando con la supercoppa se inviteranno i loro inviati, la prima voce, ma soprattutto  chi dovrebbe fare commento tecnico, a non urlare per ogni schiacciatina, così sapremo che non sono imbonitori come i colleghi del calcio che per ogni gol, serie A, serie C, coppe, anche del nonno, sembrano annunciare la nascita del Redentore.

5 All’arbitro di calcio ORSATO, uno dei più bravi al mondo, perché quando si è ritirato ha dato un cattivo esempio ad altri suoi colleghi: “Non voglio incarichi, mi piacerebbe soltanto insegnare”.  Per chi vive sognando poltrone un cattivissimo consiglio ed esempio. Speriamo che nel basket qualcuno lo imiti.

4 A Mario BRUNETTO il diciannovenne di 209, 85 chili, esterno, se non dimostrerà ad Eastern Michigan che in Italia ci lasciamo scappare talenti soltanto perché  si dice che abbiano un carattere difficile.

3 A Daniele BAIESI che preferisce la NBA e Brooklin alle baggianate di chi gli offriva un posto in Europa. Certo che  è bravissimo, ma, purtroppo, non è paziente con chi guarda il dito e mai la luna.

2 Al MARZORATI che porta il suo messaggio d’amore vero per il basket con la marcia organizzata in Veneto fra Treviso e Venezia con il  Ball Run della Liba, leggende del basket non soltanto italiano, perché la sua organizzazione  verrà scomunicata come tutti quelli che cercano di dare consigli giusti a Federazione e Lega. Meglio lasciare a loro gli annunci tipo nuovi campetti all’aperto.

1 Alla LOMBARDIA se dovesse sprecare tutte le energie nella battaglia per la presidenza regionale dove  il candidato Rizzi di Saronno potrebbe essere il primo  della sua provincia a guidare il Comitato. Tenetevi le forze per far sapere a Petrucci che anche se sarà l’unico candidato non potrà ignorare i consigli di chi ha magari idee diverse.

0 Ai MESI, troppi, dove il basket è stato soltanto una breve sui giornali e in televisione. Pensando che il futuro con le Nazionali non sarà tanto roseo, anche recuperando magari Fontecchio, sarà importante ridare vita al basket che in estate riempiva arene e faceva comunque parlare di uno sport che ha  talenti, donne e uomini, che meritano la ribalta.

info@indiscreto.net