Il discorso di Hulk Hogan

22 Luglio 2024 di Stefano Olivari

Il ritiro di Joe Biden dalle presidenziali rimescola le carte: per i democratici una probabile sconfitta con Kamala Harris o un cambio di passo con un nome nuovo? Entro un mese sapremo, ricordando che gli swing state non sono più di 7 o 8 e che negli altri stati democratici e repubblicani potrebbero presentare anche De Zerbi senza alterare il risultato elettorale. Un singolo episodio o un singolo discorso possono ribaltare le preferenze degli indecisi, anche se riguardano un mito del wrestling. Uno dei momenti più trascinanti della convention repubblicana di Milwaukee è stato infatti l’intervento di Hulk Hogan, capace di tenere in pugno le folle come ai tempi in cui combatteva (…) sul ring.

Stranamente dei tanti match visti (di culto quelli con… Kamala, un trippone fintamente ugandese) ci rimane nella memoria quello del 1990 perso contro The Ultimate Warrior: una delle più emozionanti telecronache di Dan Peterson senza bisogno di mettere scontati asterischi su sceneggiatura e finzione. Di certo Hulk Hogan, all’anagrafe Terrence Gene Bollea, nato ad Augusta (proprio quella del Masters) 71 anni fa, rappresenta gran parte dell’America e non soltanto quella che gridava USA, USA, USA, tipo Miracle on Ice, al suo apparire sul palco e al suo strapparsi la maglietta per scoprire quella di Trump-Vance. Discorso breve, come da tradizione statunitense, ma intenso e dal nostro punto di vista esaltante.

Al di là della conoscenza personale fra Hulk Hogan e Trump, di antichissima data visto il numero di combattimenti negli hotel di Trump ed anche le comparsate di Trump come ospite nel mondo WWE, e dei contenuti del discorso che invitiamo a seguire in forma integrale, tanto si capisce tutto, a partire dai continui richiami ai ‘Real Americans’, ci interessa un tema che molti danno per scontato: il pubblico del wrestling è di destra? Cattiva domanda, vista la quantità di ragazzini e bambini che seguono questo pseudosport, del tutto disinteressati alla politica. La domanda però può rientrare dalla finestra, nel senso che secondo molti il wrestling veicola valori di destra.

Una tesi da giornalista collettivo italiano, che onestamente è anche la nostra, ma che però è smentita da tanti sondaggi, secondo cui il pubblico adulto del wrestling ha idee leggermente più liberal della media statunitense. Fra i tanti citiamo quello di Sportico, sito di sport e business frai più apprezzati, secondo cui lo sport in cui i tifosi di idee liberal sono più sovrarappresentati è il tennis, con una sorprendente presenza della NASCAR dalla parte sinistra (possibile spiegazione: il pubblico televisivo è diverso da quello dal vivo) del grafico ed una meno sorprendente presenza di NFL e baseball in quella destra. Comunque sia, Hulk Hogan ad una convention democratica non ce lo vediamo. In ogni caso è sempre uguale da decenni, fantastico.

stefano@indiscreto.net

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