Il pubblico di Taylor Swift

10 Luglio 2024 di Stefano Olivari

Non conosciamo nessuno, ma letteralmente nessuno, che ascolti le canzoni di Taylor Swift. Eppure conosciamo e frequentiamo gente che ascolta musica che ci fa schifo o che è per generazioni diverse dalla nostra, anche senza fare il facile esempio della trap. Riusciamo perciò ad avere un’idea dell’utente tipo di Geolier e di Caroline Polachek, di Springsteen e di Alessandra Amoroso, di Billie Eilish e di Ultimo, dei Paramore e di Biagio Antonacci, fino ad arrivare a Nek, sui cui fan scrivemmo un post generando anche una sua reazione. Non abbiamo però idea di quale sia il pubblico di Taylor Swift e la cosa ci dà un po’ di angoscia perché tutti sembrano saperlo spiegandoci perché i concerti di San Siro di sabato e domenica prossimi genereranno il delirio, oltre al solito indotto economico dato dalle migliaia che associano turismo e tour della star statunitense.

Ovviamente conosciamo le sue canzoni più famose, perché è impossibile non conoscerle per chi come noi passa molto tempo in auto, con l’algoritmo che a tradimento ce le fa spuntare. Per i nostri gusti è andata peggiorando rispetto al country rock degli inizi, comunque non esaltante, fino a poppizzarsi ed in parte a billieeilishizzarsi: il suo ultimo The Tortured Poets Department è una mattonata tremenda, peggio di Midnights (per noi l’unico ascoltabile è 1989, appena dopo la sua uscita dal country), ma questo non le ha impedito di battere qualsiasi tipo di record. Inutile che stiamo a copiare, i numeri li avrete già letti e magari avrete già affittato a un suo fan il bilocale della nonna su Airbnb. Ci limitiamo a due.

Il primo che riportiamo è il 16% che secondo un sondaggio di Forbes sarebbe la percentuale di statunitensi maggiorenni che si dichiara grande fan di Taylor Swift. Il secondo numero è il 45%, cioè la percentuale dei suoi fan che rientra nella generazione dei Millennial, cioè dei nati dal 1981 al 1996. Persone nella sostanza cresciute con lei, che è del 1989, e che oggi non possono essere certo definite giovanissime. Insomma, Taylor Swift è una cantante per ragazzini/e soltanto in parte, comunque molto meno della maggior parte delle popstar. Brava, bravissima. Ma non conosciamo nessuno che in Italia davvero la ascolti: fra l’altro in radio passa relativamente poco, meno di una qualsiasi roba di Takagi & Ketra. L’idea che ci siamo fatti è che fuori dagli Stati Uniti abbia innescato un meccanismo per cui è famosa proprio perché è famosa. La cosa positiva che vediamo è che si tratta di una donna normale nella sua eccezionalità, che lancia messaggi positivi, e di un fenomeno pop non italiano in classifiche piene di spazzatura per finti duri.

stefano@indiscreto.net

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