La giacca di Spalletti

26 Giugno 2024 di Stefano Olivari

La giacca di Spalletti e dello staff, disegnata e fornita da Armani, non è il principale problema della Nazionale ad Euro 2024, ma l’argomento è comunque interessante perché riguarda i rapporti fra sport, pubblicità e media. In estrema sintesi: la giacca di Armani che indossano Spalletti e gli altri è orrenda, brutta in assoluto e soprattutto in rapporto alla genialità sobria che da sempre è il tratto distintivo di Giorgio Armani. Fa schifo però nessuno lo dice, se non tanti commentatori da social network. Eppure la Nazionale è anche una questione di immagine e nel mondo l’Italia fa vedere queste giacche informi, di un colore indefinibile e la gigantesca scritta ITALIA sulla schiena.

Una roba simile non l’avrebbe valorizzata nemmeno il Richard Gere di American Gigolo, figuriamoci uno Spalletti cupo e ricurvo che passeggia a bordocampo criticando Jorginho. Abbiamo letto che Armani, o chi per lui, si sarebbe ispirato alle divise dell’Italia del 1928 (‘Porquè?’, avrebbe detto Mourinho quando era Mourinho) mettendoci del suo con le taglie over di giacca e pantaloni ed una sorta di destrutturazione. Rimandiamo ai siti specializzati per i dettagli, a colpi di ‘mood leisure’ e ‘uomo contemporaneo’. Una cosa, qui interveniamo noi, più da Emporio Armani (quindi wannabe, anche se ovviamente di un altro pianeta, e con altra clientela, rispetto ad Armani Exchange) che da Armani vero.

Giorgio Armani, che il prossimo 11 luglio compirà 90 anni, veste la Nazionale dal 2019 ed in precedenza lo aveva fatto per il Mondiale del 1994, e come quasi tutti gli stilisti non è raccontato da giornalisti ma da groupie adoranti. Perché nessuno mette in dubbio che sia uno dei pochi italiani davvero conosciuti in tutto il mondo, merito del suo straordinario lavoro e non di raccomandazioni da Italietta, ma qualche giacca la può sbagliare anche lui e non è un crimine sottolinearlo, a meno che non goda dell’esenzione Mattarella. Poi Spalletti la porta come si porterebbe il cardigan del nonno negli spot della Melegatti, aggravando la situazione: lo spot è lui, non i giocatori se non nelle foto ufficiali che non guarda nessuno. Speriamo almeno che la giacca porti bene, come quella da camerieri ad Euro 2020 che Mancini fu costretto ad indossare. Ma a questo giro non ce l’avrebbe fatta.

stefano@indiscreto.net

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