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La grande sfida di Carroll Shelby

Stefano Olivari 24/10/2019

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Chi era Carroll Shelby? Fra poco in tanti scopriranno la sua figura, per merito del film Le Mans ’66 – La grande sfida, la cui trama ruota intorno all’epica rivalità fra Henry Ford II, il figlio del fondatore della Ford, ed Enzo Ferrari, che culminò in una 24 Ore di Le Mans di cui anche un blando appassionato di automobilismo sa il risultato.

Ricordarlo non sarebbe nemmeno spoiler, visto che si tratta di un fatto vero, ma non vogliamo togliere parte del piacere del film di James Mangold a chi non lo conosce. Diciamo solo che Shelby è interpretato da Matt Damon, mentre la parte di Ferrari è andata a Remo Girone, per sempre Tano Cariddi.

Carroll Shelby, dicevamo. Era lui il progettista ingaggiato da Ford per battere la Ferrari. E fin qui chi se ne frega… La parte interessante, immaginiamo trattata dal film (lo guarderemo e recensiremo prima possibile), è che Shelby aveva avuto da pilota qualche trascorso con Ferrari, che diverse volte aveva provato ad ingaggiarlo a Maranello, ma poi la volta buona, quando Shelby aveva detto sì, si era rimangiato la parola per il dispiacere del texano che in Formula 1 avrebbe ottenuto scarsi risultati con Aston Martin e Maserati. Si sarebbe rifatto, sia come pilota che come progettista, nella categoria Sport e GT.

Shelby Mustang Super Snake

Il nome di Shelby ci è tornato in mente anche leggendo che tuttora esistono vetture prodotte da un’azienda che porta il suo nome, appunto la Shelby (in Italia le distribuisce il gruppo Cavauto), con modelli che sfruttano un brand storico ma sono modernissimi, come la Mustang Super Snake e il pick-up F-150.

Shelby è stato un costruttore di enorme successo, sia in partnership con Ford (un po’ come Ferrari con la Fiat, anche se il paragone non gli sarebbe piaciuto) sia da solo. Sposato 7 volte, è morto nel 2012. Ma per sempre sarà uno dei due grandi rivali nella guerra Cobra-Ferrari (Cobra il nome della prima macchina da lui prodotta), proprio come il Drake artigiano di genio ma abbastanza lucido da piegarsi, a volte, a logiche industriali.

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