Ciclismo
La posizione di Wiggins
Simone Basso 16/06/2015
L’Ora di Bradley Wiggins, un paio di domeniche orsono, ha segnato un punto di non ritorno nell’evoluzione di questa disciplina. Con un asterisco, non avremmo voluto (ri)vedere nei tentativi le biciclette evolute, i sessanta minuti del fuoriclasse inglese riscrivono la storia del record: dal punto di vista tecnico e mediatico. Troppe volte si è scambiato questo sforzo supremo per una (banale) cronometro; il ritmo, la pedalata, la posizione aerodinamica di Wiggins esemplificano invece un altro concetto. Il motore, per massimizzare l’impresa, è fondamentale ma non tutto. Le piste di 250 metri richiedono un esercizio specialistico, non solamente un brutale dispiegamento di watt. I 54,526 realizzati da uno dei più grandi pistard di sempre diventano un pattern da studiare nei minimi particolari: il colpo di pedale (la maglia gialla 2012 ha adottato il 58 x 14), il mix di potenza e agilità, l’abitudine alla velocità e al pignone fisso. Pensiamo che, oltre a Tony Martin, in pochi potrebbero avvicinarsi alla media del baronetto: gli stradisti classici hanno altre caratteristiche, meno performanti in un velodromo, e necessiterebbero di un adattamento piuttosto complicato. In vista del futuro, non oggi, annunciamo un nome con lo chassis ideale per l’Ora. Uno svizzero, non Cancellara ma il suo (presunto) erede: Stefan Küng. Il resto, lo spettacolo televisivo e interattivo, i seimila spettatori festanti del Lee Valley Velopark, rappresentano la vera eredità di Wiggo. Personaggio centrale, decisivo, nel boom del movimento ciclistico britannico. C’erano le icone del Regno Unito, i Sebastian Coe, a rendere omaggio al Basetta inglese. Uno senza peli sulla lingua, acido e al tempo stesso intelligente e interessante nelle dichiarazioni quanto il miglior Laurent Fignon. Non è mai stato un soldatino. Perfidamente brit, da pub, anche quando gli chiesero cosa facesse nel tempo libero a Eccleston, nella sua magione nel Lancashire: “Spalo merda”.
Simone Basso, in esclusiva per Indiscreto