logo

Economia

L’Italia di Ruby era meglio?

Stefano Olivari 12/03/2015

article-post

L’assoluzione di Berlusconi in Cassazione, dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, per il cosiddetto caso Ruby ha ufficializzato quello che ogni settimana che passa diventa sempre più evidente: nel 2011 in Italia si è verificato una sorta di colpo di stato, senza militari sudamericani ma con personaggi cosmopoliti e felpati, per mandare a casa Berlusconi e preparare il terreno a tre esecutivi su tre che piacevano alla gente che piace (magari con residenza in Svizzera e/o l’italiano non come prima lingua), di cui due (Monti e Renzi) senza alcun riscontro elettorale nazionale. Grazie Napolitano, buona pensione e magari fatti un viaggio a Budapest (i set dei film porno saranno sempre meglio dei carri armati sovietici). Non è stata tanto la vicenda giudiziaria ad affossare Berlusconi, quanto lo sputtanamento, che unito a meccanismi (i mercati!) facilissimi da manovrare lo ha messo in un angolo dandogli l’immagine di patetico vecchio circondato da profittatori, incapaci, mignotte e mezze figure della politica: immagine che corrisponde più o meno al vero, fra l’altro. Ma queste sono opinioni, mentre su Libero Franco Bechis ha elencato alcuni fatti che dovrebbero essere spiegati dai tanti ‘tecnici’ in circolazione (noi fra poco dobbiamo occuparci di Europa League e comunque non ne avremmo le competenze). Alla fine dell’era Berlusconi Monti prese in carico un paese che aveva un debito pubblico di 1.883,7 miliardi di euro, un mostruoso 119,6% del PIL, mentre dopo tre anni di cure ‘tecniche’ e nonostante i tassi vicini allo zero è diventato di 2.134, per un simpatico 131,4% del PIL. Colpa dell’economia europea? Nel 2011 il nostro rapporto debito/PIL era di 32,2 punti percentuali superiore a quello della media europea: un disastro. A fine 2014 questo divario è aumentato a 39,7: disastrissimo. Stesso discorso per la disoccupazione, il cui tasso italiano nel 2011 era sotto a quello medio europeo, mentre adesso è sopra, eccetera. Non stiamo dicendo che Berlusconi avrebbe fatto chissà che cosa per l’economia, probabilmente avrebbe fatto come Monti, Letta e Renzi, ma soltanto che è stato mandato a casa sulla base di una decisione non presa dal popolo italiano. Che farà schifo, non diciamo di no, ma non ha ancora ufficialmente perso il diritto di voto. E mandare in giro per le varie reti qualche gatta morta che spiega che c’è stata una svolta positiva è una presa in giro superiore ad anni di indagini sul bunga bunga.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Negozi chiusi nei giorni festivi

    Vogliamo un’Italia in cui i negozi tornino a essere chiusi nei giorni festivi? Nemmeno il tempo di scrivere un post su Milei ed ecco la classica proposta di destra che piace tanto alla sinistra, visto che arriva da Fratelli d’Italia ed è stata presentata ieri alla Camera. La proposta non è comunque estrema, visto che […]

  • preview

    Milei oltre la motosega

    Javier Milei è un bene o un male per l’Argentina? E nell’Italia in cui tanti pensano di cavarsela truffando lo Stato per l’eternità potrà mai esserci un Milei? Districandoci fra i pezzi di colore sulla motosega, sui cani, sullo spiritismo, eccetera, sono domande che ci siamo posti dopo avere visto il presidente argentino ad Atreju, […]

  • preview

    Lo stipendio di Tavares

    Carlos Tavares potrebbe essere ricordato come Mister 100 milioni, un po’ come Beppe Savoldi sarà per l’eternità Mister due miliardi. Questo al di là del fatto che quei soldi il manager portoghese li prenderà (forse), mentre l’attaccante bergamasco nel 1975 con i soldi di Ferlaino fece la fortuna soltanto del Bologna di Luciano Conti. Il […]