Attualità
Puglia o Albania?
Stefano Olivari 16/08/2023
Preferireste andare in vacanza in Puglia o in Albania? L’ennesimo nostro Di qua o di là estivo non brilla per originalità, ma si sa che i giornalisti copiano i social network che scimmiottano i giornalisti televisivi che aprono un quotidiano a caso e ne copiano la scaletta. Il tema ‘Italia che vuole inculare i turisti’ comunque piace sempre e noi lo cavalchiamo senza scrupoli, pur nella consapevolezza che chi paragona un caffè preso nella piazzetta di Portofino ad un caffè comprato alla Lidl e fatto con la moka a casa è un cretino, così come chi va al Twiga per sentirsi superiore a chi idolatra Briatore o va a Capalbio per sfottere chi osa leggere un libro.
Detto questo, Puglia o Albania? Una scelta non scontata, come dimostrano anche le vacanze della Meloni, lasciando perdere il paragone (anche se era una battuta) di Rama con il Vlora. Una scelta da classe media, visto che in Italia gli alberghi a tre stelle hanno prezzi nelle media superiori al 30% rispetto al 2022, con picchi in Liguria, Toscana e appunto Puglia. Fa impressione questo, non il prezzo del Twiga o di posti che hanno un valore aggiunto come notorietà, immagine, tradizione, hype. Più simile all’inflazione l’aumento dei prezzi delle spiagge, nell’ordine del 10%.
Veniamo al punto: i tanti italiani che quest’anno vanno in Albania in vacanza (più 57% rispetto al 2022, a fine stagione è realistico pensare che superino gli 800.000 in totale) ci vanno soltanto perché l’alloggio costa la metà ed il contorno un terzo? Ci parlano benissimo, stando ai conoscenti e non a Google, a Sud di Saranda e soprattutto di Ksamil (proprio davanti a Corfù) e Nord di Orikum, nella baia di Valona, però il web è pieno di recensioni e tutti possono farsi un’idea senza di noi che non ci siamo mai stati.
Da qui a dire che l’Albania sia da invidiare ce ne passa, visto che rimane un posto da cui si emigra (gli abitanti sono il 15% meno che nel 1991, tanto per tornare a quelle giornate di Bari), ma certo sta diventando un posto che non ci fa toccare palla nel turismo di fascia media, preparandosi a farlo anche con quello di fascia alta. Noi sfruttando le glorie del passato e qualche VIP che si entusiasma per i taralli, riusciamo ancora a turlupinare l’architetto tedesco criptogay che pensa che siamo come i pescatori di Dolce & Gabbana, l’americano ubriaco che vuole vedere il Colosseo, la fighetta lettone che mette su Instagram la sua camminata in via della Spiga, l’arabo che paga 100 euro una pizza ad Anacapri: tutti stereotipi, certo, ma se gli stranieri ancora vengono in vacanza in Italia è perché noi per primi siamo uno stereotipo, non è che tutti (a parte Agnelli, forse anche Walter Chiari) siamo stati con Anita Ekberg come Marcello. Comunque la domanda da classe media, alla quale apparteniamo, è rivolta alla classe media: Puglia o Albania?
stefano@indiscreto.net