Economia
Spike, la televisione per uomini che vorrebbero essere Bobone
Biro 19/10/2017
I media e i big spender della pubblicità sono letteralmente alla caccia dell’uomo Indiscreto, quel target 25-54 anni micio e macho, benestante e colto, curioso e ottimista, etero e omosessuale, cosmopolita e provinciale, che corrisponde in maniera quasi perfetta a giornalisti e lettori di questo sito e da 17 anni ne garantisce il successo. Sarà per questo che è nato Spike, canale che dal 22 ottobre sarà sul 49 del digitale terrestre e lì rimarrà (nessun essere umano è mai riuscito a cambiare un ordinamento dei canali che pare inserito nella Costituzione), per essere raggiunto soltanto dagli scanalatori compulsivi.
Il canale di Viacom-de Agostini si rivolgerà quindi a un pubblico maschile e ha già annunciato alcune trasmissioni, come quelle di Jova Tv (la web-tv di Jovanotti), una con le mogli dei calciatori (Erjona Sulejmani moglie di Dzemaili, Jessica Melena signora Immobile, Émilie Nef Naf compagna di Ménez, Michela Persico fidanzata Rugani, Silvia Slitti moglie di Pazzini) chiamata ‘Le capitane’, una tutta da definire con Christian Vieri protagonista, film di azione e trasmissioni in generale rivolte a un pubblico maschile non anziano. Uomini, per dirla brutalmente, che vorrebbero essere Bobone.
Da ricordare che tre settimane fa è nato un altro canale simile, Alpha (qui l’editore è De Agostini), quello con testimonial Gattuso e Castrogiovanni, sul canale 59. Senza dimenticare Blaze, sul 119 di Sky… Mi fanno notare anche una curiosità: la raccolta pubblicitaria di Alpha è stata affidata a Viacom. Mistero. Io sono un gatto e per me una trasmissione vale l’altra, ma per quello che sento in giro a me sembra che gli uomini fra i 25 e i 54 anni siano gli esseri umani che meno di tutti guardano la televisione, fatta eccezione per le partite. Stritolati fra genitori che non vogliono morire e figli che non vogliono crescere, con mogli o fidanzate che ‘Non sei più quello di una volta, si è persa la magia’, questi poveri badanti-babysitter imbottiti di Cialis non vedono l’ora di accasciarsi di fronte a Napoli-Inter e non si emozionano per la poesia democratica di Jovanotti né per un trumpiano del Minnesota che sposta un camion da solo a mani nude. In generale ho la sensazione che sempre meno persone guardino la televisione, non perché gli umani siano improvvisamente diventati intelligenti ma perché ci sono stimoli di mille tipi e lavori ormai senza orario.