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Star Wars: l’attesa di Episodio VII

Paolo Morati 20/03/2014

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La notizia che tutti i fan di Star Wars, o Guerre Stellari che dir si voglia, stavano aspettando è arrivata: a partire da maggio inizieranno presso i Pinewood Studios di Londra le riprese di Episodio VII, primo capitolo della terza trilogia della saga concepita in origine da George Lucas. Dietro la macchina da presa ci sarà J.J. Abrams, produttore, ideatore e regista esperto del tema fantastico (in questo caso meglio non parlare di fantascienza) e che avrà il non facile compito di riportare sugli schermi il mondo dei Jedi a dieci anni esatti da La vendetta dei Sith. Il film uscirà nelle sale il 18 dicembre 2015, sarà ambientato 30 anni dopo Il ritorno della Jedi (Episodio VI , appunto) e il primo marchiato Disney che ha comprato Lucasfilm alla fine del 2012.

Per il resto si sa ancora poco della trama e dei protagonisti del nuovo lavoro, anche se da mesi ormai si rincorrono le voci di una possibile presenza degli interpreti della trilogia originale che fece l’esordio sul grande schermo nel 1977 – ossia Harrison Ford (Han Solo), Marc Hamill (Luke Skywalker) e Carrie Fisher (Leia), oltre ai robot R2-D2 (C1-P8) e D-3BO (C-3PO) – ad affiancare i nuovi protagonisti. Tutto ancora da verificare, anche se la febbre sta già salendo tra chi è cresciuto impugnando una spada laser cercando di controllare la Forza. Star Wars del resto ha segnato la storia del cinema fantastico, con i suoi elementi fantasy inseriti in ambientazioni spaziali e planetarie, tra creature impossibili, pianeti con due soli e una lunga lotta tra bene e male.

Il miglior film dei sei finora girati è probabilmente L’impero colpisce ancora (Episodio V, 1980), con quel finale rimasto aperto e un’evoluzione importante dei personaggi che non risparmiano novità nel proprio carattere. Superiore a Il ritorno dello Jedi (che non entusiasma nella parte degli Ewok), mentre il primo Guerre Stellari (Episodio IV, diventato Una nuova speranza) mantiene intatto il fascino della prima volta. Tutti e tre da rivedere anche in versione non rimasterizzata e priva di quel lifting che l’ha poi attualizzati a partire dalla fine degli anni ’90 con nuovi effetti speciali. La ‘nuova trilogia’ (i tre prequel) paga dal canto suo alcuni personaggi mal caratterizzati (su tutti l’impalpabile e irritante Jar Jar Binks de La minaccia fantasma, non a caso poi rispedito nelle retrovie) e alcune lungaggini (ne La Guerra dei Cloni), ma tutto sommato ha retto il confronto rispetto a quella storica nelle scene di battaglia (splendide) e nella lotta contro il lato oscuro che alla fine prende il sopravvento trasformando Anakin Skywalker in Darth Vader.

Quest’ultimo è probabilmente insieme a Yoda il simbolo estetico, il marchio della serie, con quella sua armatura inconfondibile sormontata da una delle maschere più conosciute del cinema di ogni tempo, pur nella sua apparente goffaggine, capace di combattere con la sua vecchia arma Jedi contro il fraterno nemico Obi-Wan Kenobi. Una sfida che merita per ingannare l’attesa un Di qua o di là dall’esito non così scontato. Anche perché in tutto questo entrano in gioco variabili legate al confronto tra l’Anakin bambino e poi ragazzo della nuova trilogia e il Vader (Fener) di quella originale, o dal Kenobi giovane della nuova e quello anziano (Ben) della originale. Personalità inevitabilmente diverse e mutevoli e per questo affascinanti. Alla fine, tuttavia, il vero dubbio definitivo è quale potrebbe essere l’acconciatura della Pincipessa Leia (Leila) in Episodio VII. Per non arrovellarci troppo utilizziamo la grafite e iberniamoci fino al prossimo anno…

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