Musica
Tre canzoni di Fiordaliso
Indiscreto 28/05/2023
Pochi artisti sono associati ai Sanremo degli anni Ottanta come Fiordaliso, ma in realtà la cantante emiliana è stata molto di più ed ha continuato a fare dischi fino a pochi anni fa pur potendo vivere benissimo soltanto di repertorio e di revival. Una carriera certo non da predestinata, senza agganci e dovendo occuparsi di un figlio avuto a 16 anni: tanta gavetta locale, anche in orchestre di liscio, prima dell’occasione della vita a Castrocaro, dove vince a pari merito con Zucchero. A 25 anni non ha un contratto discografico, ma finalmente qualche porta comincia ad aprirsi. La commissione del Festival di Indiscreto non poteva trascurarla.
Fiordaliso raggiunge il grande successo al suo terzo Sanremo, nel 1984, dove si presenta con la clamorosa Non voglio mica la luna, scritta da Zucchero ed Enzo Malepasso, con testo di Luigi Albertelli. Per Fiordaliso un quinto posto, nel Festival vinto da Al Bano e Romina Power con Ci Sarà, ed un quasi immediato boom internazionale, in America Latina ma non solo. Impossibile togliersi dalla testa “Vorrei due ali d’aliante – Per volare sempre più distante, na-ah-ah – E una baracca sul fiume – Per pulirmi in pace le mie piume, na-ah-ah – Un grande letto, sai – Di quelli che non si usan più, na-ah-ah – Un giradischi rotto – Che funzioni però quando sono giù un po’, na-ah-ah“.
Nel 1985 Fiordaliso, all’anagrafe Marina Fiordaliso, partecipa al suo quarto Sanremo consecutivo (alla fine saranno 9, di cui 7 negli anni Ottanta) con Il mio angelo, ma la sua grande hit di quell’anno arriva in estate con Sola no, io non ci sto, di Malepasso-Albertelli, canzone di punta del suo secondo album, A ciascuno la sua donna, con collaborazioni anche di Zucchero (incrociato più volte in carriera) e Vasco Rossi. Sola no, io non ci sto è un altro successo internazionale, fra versioni in spagnolo e cover. All’epoca si poteva cantare, sia pure con un’ironia non da tutti colta, “Dicono già – Che impazzirò – Che senza un uomo – Non ce la farò – E sì, è così!“.
Dopo una collaborazione con Toto Cutugno, che tocca il punto più alto con la bellissima Se non avessi te, e un secondo figlio, Fiordaliso con la produzione di Franco Ciani partecipa al suo ottavo Sanremo nel 1991 con Il mare più grande che c’è, arrivando dodicesima. Da lì inizia un lento declino discografico, unito al fatto che nel nuovo millennio Fiordaliso diventa un personaggio televisivo, presentissima come ospite o concorrente in tante trasmissioni. Questo non toglie che lei abbia continuato a cantare canzoni nuove, rimanendo una grandissima interprete mai entrata nel giro giusto.
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