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Musica

Tre canzoni di Gianni Morandi

Indiscreto 08/01/2023

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La forza e la condanna di Gianni Morandi sono l’essere nazionalpopolare: i 60 anni di carriera, i 50 milioni di dischi (veri, non streaming) venduti, i tanti successi anche in campi diversi dalla musica scompaiono, secondo molti critici musicali e ad un certo tipo di pubblico, davanti al rutto in autotune dell’ultimo trapper. Non gli è bastato nemmeno essere di sinistra… Eppure Gianni Morandi è un fenomeno, non soltanto di longevità, capace di risollevarsi più volte e di essere amato da più generazioni. Un repertorio clamoroso, che lo rende uno dei favoriti al Festival di Indiscreto con le sue tre canzoni più ascoltate su Spotify nel momento in cui scriviamo questo post.

Il grande successo per Gianni Morandi arriva con il singolo Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, anche se in quel 1962 aveva già inciso Andavo a cento all’ora. Scritta da Luis Enriquez e Franco Migliacci, la canzone grazie a numerosi passaggi televisivi trasforma il suo diciottenne interprete in una specie di fidanzato d’Italia, del genere gradito ai suoceri. Un testo senza secondi livelli di lettura, un evergreen che di solito è la prima canzone richiesta dal pubblico ai suoi concerti.

In ginocchio da te è la canzone con cui Gianni Morandi vince il Cantagiro del 1964, vende oltre un milione di copie ma soprattutto è il simbolo dell’era dei musicarelli, i film italiani costruiti intorno a canzoni di successo. E lui comincia ad averne tante… Il brano dà il titolo al primo film di una trilogia memorabile (gli altri sono Non son degno di te e Se non avessi più te), con protagonista proprio Morandi, insiene a Laura Efrikian che diventerà sua moglie. È in pratica la storia dell’amore fra un militare di leva della provincia di Bologna, mandato a Napoli, e la figlia del maresciallo.

Ci sarebbero mille canzoni da citare, ma la terza (in ordine cronologico) più ascoltata su Spotify è la recente Apri tutte le porte, con cui Gianni Morandi l’anno scorso è tornato al Festival di Sanremo, che fra l’altro nell’edizione 2023 presenterà insieme ad Amadeus. La canzone, scritta da Jovanotti, è da un lato un inno alla libertà dopo i vari lockdown, dall’altro un omaggio ironico ed autoironico alla canzone italiana degli anni Sessanta. Non a caso la bravura di Gianni Morandi è sempre stata quella di reinventarsi rimanendo Gianni Morandi.

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