Musica
Tre canzoni di Ivan Graziani
Indiscreto 12/04/2022
La chitarra, le parole, la voce. Una formula che vale per tanti cantautori, ma che vale(va) ancor più per Ivan Graziani, così particolare e riconoscibile su tutti e tre i fronti. Anche lui in gara al nostro festival con le tre canzoni più popolari su Spotify, ciascuna capace di stupire per quella sua narrativa così particolare: Lugano addio, Firenze (canzone triste), Monna Lisa.
“Le scarpe da tennis bianche e blu, seni pesanti e labbra rosse, e la giacca a vento”. Si apre allora così Lugano addio, la canzone di frontiere, finanzieri e contrabbando, di Marta con i capelli fermi come il lago, contenuta in I lupi del 1977. Disco fondamentale della storia di Ivan Graziani, quello che gli permette di conquistare un pubblico più vasto senza però tradire la sua estrosità mai commerciale.
L’anno successiva esce Pigro, che si comincia proprio con Monna Lisa, e quella storia ancora una volta introdotta da disegni di parole: “Sì, vorrei rubarla, vorrei rubare quello che mi apparteneva, sì, vorrei rubarla e nasconderla in una cassa di patate”. Con la chitarra che si scatena proprio dove serve e i giochi di basso in primo piano a raccontare il pirotecnico tentativo di furto della Gioconda.
Nel 1980 esce infine l’album Viaggi e intemperie, che apre degnamente il decennio. Contiene Firenze (canzone triste), con quel “ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era, quando gettò i suoi disegni, con rabbia giù da Ponte Vecchio”. Un altro affresco di Ivan Graziani, fondamentale del suo repertorio, che andrebbe riscoperto e valutato come merita.
Ma adesso a voi la parola. Tra queste tre canzoni di Ivan Graziani quale scegliete? Votate, con il vantaggio che a differenza del televoto di Sanremo non vi costa nulla, e commentate segnalando anche quali invece avrebbero dovuto essere incluse in una triade ideale. Per conoscere i risultati aggiornati e sapere quando votare per le prossime canzoni seguiteci anche su Facebook.
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