Musica
Tre canzoni di Nicola Di Bari
Indiscreto 19/01/2022
Cominciamo con il dire che sono 450.000 gli ascoltatori mensili di Nicola Di Bari su Spotify, piattaforma poco usata dagli anziani. Questa premessa per dire che stiamo parlando di qualcuno che, dimenticato in Italia, ha lasciato comunque un segno importante. Soprattutto in America Latina visto che le tre canzoni in gara al nostro Festival registrano costantemente grandi numeri anche grazie alla popolarità delle loro versioni in spagnolo.
Stiamo parlando di Il cuore è uno zingaro, La prima cosa bella e I giorni dell’arcobaleno. Tre brani che da soli sono in grado di fare un repertorio e che risalgono ai primi anni Settanta. Si parte proprio nel 1970 con La prima cosa bella, seconda a Sanremo quando ancora c’era la doppia interpretazione (in questo caso con i Ricchi e Poveri), testo di Mogol, musica dello stesso Di Bari e primo posto in classifica.
L’anno dopo, in coppia con la giovanissima Nada, arriva la vittoria al Festival con Il cuore è uno zingaro, davanti ai Ricchi e Poveri con Che sarà e a Lucio Dalla con 4 marzo 1943. Questa volta il testo è di Franco Migliacci e la musica di Claudio Mattone: la canzone diventa comunque un altro simbolo del cantante pugliese.
Infine nel 1972 arriva I giorni dell’arcobaleno, audace per l’epoca sul testo di Dalmazio Santini, e la musica di Di Bari e Piero Pintucci, ancora primo posto a Sanremo, davanti a Peppino Gagliardi e Nada, e partecipazione all’Eurovision Song Contest. Insomma, tre grandi canzoni italiane, che i lettori di Indiscreto sicuramente conosceranno.
Ma adesso a voi la parola. Tra queste tre canzoni di Nicola Di Bari quale scegliete? Votate, con il vantaggio che a differenza del televoto di Sanremo non vi costa nulla, e commentate segnalando anche quali invece avrebbero dovuto essere incluse in una triade ideale. Per conoscere i risultati aggiornati e sapere quando votare per le prossime canzoni seguiteci anche su Facebook.
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