Musica
Tre canzoni di Sabrina Salerno
Indiscreto 19/03/2023
Pochi giorni fa Sabrina Salerno ha compiuto 55 anni e nonostante il suo successo sia iniziato a metà anni Ottanta lei è a tutti gli effetti un personaggio anche del presente. Certo a livello internazionale è conosciuta come stella dell’Italodisco, anche soltanto con il nome di Sabrina, grazie ad un’incredibile serie di hit che la inseriscono di diritto nel nostro Festival di Indiscreto. Lanciata da Claudio Cecchetto nel 1986 con Sexy Girl, fra l’altro sigla del Festivalbar di quell’anno, la cantante genovese per molto tempo non ha sbagliato un colpo, raggiungendo un successo internazionale notevolissimo, in Spagna, Germania e tanti altri paesi.
La prima canzone di Sabrina a sfondare all’estero è indubbiamente Boys (Summertime love), del 1987, diventata di culto in tutta Europa e andando molto bene (terza nelle classifiche) anche nella sempre difficile Inghilterra, dove il suo video viene censurato. Scritta da un gruppo di autori, fra i quali anche Cecchetto, è stata oggetto di innumerevoli remix ed oltre al ritmo il suo testo semplice e martellante è difficile da dimenticare: “Boys, boys, boys – I’m looking for a good time – Boys, boys, boys – Get ready for my love“. Purissimo spirito del tempo, ma anche canzone senza tempo.
I primi successi, fra cui anche Hot Girl e Get Ready, di Sabrina sono contenuti nell’album che porta il suo nome, con al suo interno anche stupende cover (molto citata Lady Marmalade, esaltante My Sharona). Sembra quasi un greatest hits, come del resto il secondo, Super Sabrina, uscito nel 1988 e con canzoni con una loro vita come My Chico (dove la cantante è anche coautrice) e Like a Yo-Yo (opera di Giorgio Moroder) ma soprattutto All of me (Boy Oh Boy): scritta e prodotta da Stock, Aitken e Waterman, un successo nell’immediato inferiore a Boys ma una rivalutazione nel tempo, quando sarà presa come esempio di Eurodisco.
Dopo il parziale abbandono della dance, e di Cecchetto, e la partecipazione al Festival di Sanremo 1991 in coppia con Jo Squillo cantando l’iconica Siamo donne (sua prima canzone in italiano), Sabrina si separa anche dal suo manager storico ed alterna produzioni in italiano (in Maschio dove sei c’è la mano di Massimo Riva ed in parte anche di Vasco Rossi) ad altre da vecchia Sabrina, come Angel Boy, la più recente delle sue tre canzoni più ascoltate su Spotify oggi. Cinema, televisione e revival anni Ottanta-Novanta continueranno poi a darle soddisfazioni: raro, forse unico, caso di icona sexy che nel tempo ha conquistato un nuovo pubblico.
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