logo

Attualità

Via col vento razzista?

Indiscreto 10/06/2020

article-post

Via col vento è un film razzista? O comunque contiene stereotipi razzisti? La risposta è indubbiamente sì, ma non è certo solo questo che ha portato la HBO a cancellare il film più famoso di tutti i tempi dalla sua piattaforma di streaming HBO Max. Il momento politico, con le proteste dopo la morte di George Floyd, suggeriva questa furba mossa di marketing ed evidentemente HBO Max ritiene il suo pubblico diverso da quello della NASCAR.

Il punto è un altro ed è il seguente: tutti in senso ampio siamo razzisti e discriminiamo. La maggior parte di noi è indifferente al colore della pelle, ma nei suoi giudizi tiene conto di sesso, idee politiche, religione, aspetto fisico, convenienza, magari anche squadra tifata, e chissà di quanti altri parametri. Le recenti polemiche sul distanziamento sociale, che ha scatenato l’indignazione a seconda del colore politico delle piazze, ne è un buon esempio. Ci vogliono quote per chi è di destra o simpatizzante della Ternana?

Per questo prendersela con Via col Vento, un film del 1939 (!) ambientato durante e dopo la Guerra di Secessione, oltretutto un film anche parecchio ‘avanti’ (si pensi solo al modello di donna proposto da Rossella, contrapposto alla pallosa e finta Melania, moglie dell’impresentabile Ashley) sortirà l’effetto contrario a quello desiderato. In attesa di un film sulla Confederazione in cui i neri nella Georgia dell’Ottocento siano rappresentati come avvocati, imprenditori e startupper ci teniamo Rhett, l’uomo che tutti vorremmo essere, e Rossella, la donna che tutte dovrebbero essere.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    I nostri regali di Natale

    Cosa regalare a Natale 2024? Come ogni anno regaliamo ai lettori di Indiscreto i nostri consigli non richiesti, a meno di una settimana dal 25 dicembre quando un po’ tutti siamo disperati e senza idee. Post assolutamente di servizio, perché speriamo nei commenti di ricevere idee per femmine di 88, 52, 44, 15 e 2 […]

  • preview

    Non siamo mai stati a Bergamo

    Confessiamo di non essere mai stati a Bergamo, fatta eccezione per il percorso dall’uscita autostradale allo stadio (una ventina di volte in vita nostra, la prima volta c’era Nedo Sonetti), nonostante sia a 40 minuti di auto da casa nostra e che tutti ce ne abbiano sempre parlato bene: bergamaschi, non bergamaschi e addirittura anche […]

  • preview

    La fine dei monopattini elettrici

    Entra in vigore oggi il nuovo codice della strada e tutti siamo obbligati ad avere un’opinione sul tema, anche noi che viviamo ormai come hikikomori, sia pure hikikomori vecchi che guardano Cagliari-Atalanta. Le principali novità sono note, elencate ovunque sul web: inasprimento delle sanzioni per chi guida con lo smartphone in mano o per chi […]